![vezzi e guadagno oks]()
Vittime illustri quelle della gang di Vezzi & C. che hanno fatto razzie di prodotti di ogni genere, spesso trafugati su commissione. Tra gli eccellenti truffati dall’organizzazione anche la Marcegaglia spa, l’impresa leader nel settore della siderurgia della famiglia di Emma Marcegaglia, ex presidente di Confindustria. Nell’elenco delle merci trafugate non manca davvero nulla: dalla Coca-cola alle motoslitte, dalla birra al Parmigiano Reggiano, dai vini ai prodotti per l’edilizia e ancora detergenti, profumi, riso, accessori Apple, battipista per la neve, giochi per bambini, banane, uva, carta, macchine per la tostatura del caffè, fertilizzanti, pellame, camicie. A dare il nome all’operazione di ieri, proprio un’intercettazione telefonica, nella quale Vezzi – parlando con un suo sodale – a proposito di un sequestro effettuato dai poliziotti dice: «A noi non ci affondano, noi siamo una nave grande». Agli affari del gruppo, infatti, partecipavano attivamente anche le donne. La compagna di Vezzi, Marianeve Arcamone, e la moglie di Guadagno, Anna Di Donato, si occupavano di remunerare autisti e sodali, pagandoli in contanti. Intorno ai capi dell’organizzazione un gruppo di autisti infedeli che oltre a fare viaggi leciti, quando il gruppo criminale aveva bisogno, si adoperavano per appropriarsi di carichi di merci in tutta Italia, trasportandola in depositi di Poggiomarino, San Valentino, Sarno e Mercato san Severino. A Elvira Iuliano, già in passato arrestata per analoghi episodi, il compito di creare imprese fasulle o sostituirsi a imprese esistenti e attraverso internet accaparrarsi le commesse. Nei guai anche i titolari di un distributore di benzina Ip di Poggiomarino, dove venivano riforniti di carburante i messi utilizzati per il trasporto. Tra gli episodi contestati anche un tentativo di truffa ai danni di una compagnia assicurativa, alla quale volevano frodare il risarcimento per la sparizione di merci per un importo di oltre 300mila euro. Numerose le intercettazioni captate dagli inquirenti, come quella tra Gaetano Vezzi e un sedicente turco napoletano. Sparito un carico di dentifrici, l’uomo contatta il capo della banda e gli dice che è disposto a pagare «perché il mio cliente mi ha stressato molto» e quello risponde: «Noi abbiamo fatto una denuncia che l’autista si è venduto il carico». E il turco: «Se vuoi parlo turco con un altro turco, se vuoi parlo napoletano. Loro lo sanno che il capannone è di Napoli. Sono disposti a pagare». Il componente della banda non recede: per sbaglio qualcuno ha fornito al cliente truffato il suo numero di cellulare privato e non quello utilizzato per il raggiro. E l’intercettazione tra Umberto Guadagno e Vezzi, parlano di un carico sequestrato e Vezzi rassicura: «Nun te preoccupà o frat, questa è una nave che non affonda, porta tanti passeggeri. Nun te preoccupà ‘o frat tuoi. Sto arrivando».
ECCO TUTTI GLI INDAGATI
Custodia cautelare in carcere: Gaetano Vezzi, di Torre Annunziata, 45 anni; Umberto Guadagno, 41 anni, di Poggiomarino; Elvira Iuliano, 53 anni, di Pagani; Giovanni Sasso, 61 anni di Saviano.
Arresti domiciliari: Rosa Palumbo, 52 anni, di Torre Annunziata; Pietro Napolano, 48 anni di Pagani; Luigi Buonaiuto, 42 anni di Sarno; Gennaro Caldieri, 42 anni di San Valentino; Giuseppe D’Aleo, 44 anni di Montevarchi; Gerarda Giordano, 33 anni, di Pagani; Raffaele Guadagno, 33 anni, di Poggiomarino; Luigi Guadagno, 33 anni, di Poggiomarino; Pietro Monteleone, 53 anni, di Palma Campania; Domenico Oriundo, 38 anni di San Giuseppe; Vincenzo Quartuccio, 40 anni, di Poggiomarino; Enzo Sorvillo, 26 anni, di San Valentino; Giuseppe Spiga, 58 anni di Poggiomarino; Salvatore Terracciano, 49 anni, di Angri; Domenico Viola, 41 anni, di Poggiomarino; Vittorio Vitiello, 64 anni di Trecase; Aldo Vanese di San Giuseppe Vesuviano; Gerardo Abbruzzese di Trecase; Giuseppe Nappo di San Giuseppe; Domenico Magliozzi, di Gragnano; Felice Romano di Ottaviano; Bernardino Verdezza di Torre Annunziata.
Obbligo di dimora: Antonio Attanasio, 49 anni, di Torre Annunziata; Luigi Nappo, 44 anni di Poggiomarino; Angelo Raffaele Aliberti, 52 anni di Poggiomarino; Raffaele Rummo, 47 anni di Bologna; Fabrizio Vassallo, 44 anni, di Giffoni; Francesco Vastola, 40 anni, di San Valentino; Pasquale Barone di Napoli; Severino Fiore di Poggiomarino; Antonio Sorvillo di Mondragone.
Obbligo di presentazione all Polizia giudiziaria: Rosalba Auletta, 31 anni, di Torre Annunziata; Anna Di Donato, 39 anni di Poggiomarino e Carlo Cafiero, 51 anni di Torre Annunziata.
Indagati nell’ambito del procedimento: Umberto Adiletta di Sarno; Francesco Paolo Antonio Renato Belluno di Pagani; Marino Carbone di Palma Campania; Angelo Casalino di Palma Campania; Giovanni Chiavazzo di Calvanico; Giuseppe Chiavazzo di Angri; Aldo Cicalese di Angri; Saverio Del Giudice di San Giuseppe Vesuviano; Daniela Falcone di Roccapiemonte; Giuseppe Federico di Scafati; Alberto Fontana di Scafati; Massimo Fortino di Pagani; Giuseppe Mandile di Scafati; Maria Giovanna Meligeni di Scafati; Carlo Nappo di Pagani; Adriano Pannullo di Mercato San Severino; Maria Rosaria Sorrentino di Scafati.
(nella foto i due capi dell’organizzazione: da sinistra Gaetano Vezzi e Umberto Guadagno)