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Napoli. Fatture fasulle e per operazioni inesistenti, una maxi frode fiscale quella che ha travolto l’imprenditore Giovanni Lombardi, ‘re’ dei centri nefrologici in Campania, con interessi nel campo delle cartiere, dell’editoria e del calcio.
L’indagine del Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli, coordinata dalla Procura presso il Tribunale di Torre Annunziata, diretta dal Procuratore Alessandro Pennasilico e affidata al sostituto procuratore Sergio Raimondi, è arrivata ad una svolta stamane, quando i finanzieri hanno bussato – all’alba – all’abitazione dei coniugi Lombardi, in via Crispi a Chiaia, appartenuta alla famiglia di Benedetto Croce, per eseguire un decreto di perquisizione, emesso dalla procura oplontina.
La Finanza ha effettuato l’accesso, inoltre, negli uffici a via Napoli di Castellammare di Stabia della società Mille Stampe srl, ufficialmente amministrata da Vincenzo Sessa, ma di fatto gestita dell’imprenditore Lombardi, nell’ufficio in Traversa Varo di Lombardi, nell’abitazione di Sessa sempre a Castellammare e in quella dei coniugi Lombardi-Scarlato, in via Montegrappa a Scafati in provincia di Salerno.
Due gli indagati nell’inchiesta: Vincenzo Sessa, ritenuto dagli inquirenti il factotum e prestanome della società finita nel mirino della Finanza e Giovanni Lombardi, noto imprenditore originario di Battipaglia ma per anni residente a Scafati, dopo aver sposato Elena Scarlato, erede della storica famiglia Dc salernitana, proprietaria di una nota cartiera.
L’attenzione degli inquirenti che hanno eseguito una verifica fiscale sulla società di Castellammare di Stabia, centro stampa e cuore di una holding facente capo a Lombardi, si è appuntata su Lombardi, lo spregiudicato imprenditore noto alle cronache per la sua passione per il mondo del calcio, per anni presidente della Casertana, ma prima ancora con interessi nella Scafatese attraverso il cognato Corrado Scarlato e poi anche socio di fatto del Benevento prima dell’ascesa in serie A, e che alcuni mesi fa ha mostrato interesse per l’acquisto dell’Avellino calcio del presidente Walter Taccone.
L’indagine – partita alcuni mesi fa – pare abbia evidenziato una serie di passaggi finanziari, coperti da documentazione contabile, in particolare fatture, per acquisti e prestazioni fraudolente.
Dietro le operazioni finanziare, tra le quali anche la stampa del quotidiano Metropolis, vi sarebbe l’imprenditore salernitano che lo scorso anno ha rilevato la proprietà, attraverso la società Edizioni Salernitane, riconducibile alla moglie Elena Scarlato e all’imprenditore Di Canto di Eboli, del quotidiano La Città di Salerno.
Operazioni spregiudicate, un arricchimento spropositato, un vorticoso giro di danaro legato anche ai numerosi centri di nefrologia sparsi in tutta la Campania, ma nei quali il commercialista non figura ufficialmente, sono ora al vaglio degli inquirenti che – partendo dalla società di stampa di Castellammare di Stabia – cercano di ricostruire la holding finanziaria dell’imprenditore che – di fatto – vive all’ombra di società che fanno capo a lui.
Stamane la Finanza ha acquisito una copiosa documentazione per cercare riscontri a quella esaminata presso la società dalla quale è iniziata la verifica fiscale.
Le ipotesi d’accusa per le quali Giovanni Lombardi e l’amministratore della società sono indagati sono quelle relative alle frodi e alle false fatturazioni, ma l’inchiesta potrebbe allargarsi anche ad altre ipotesi di reato.
La famiglia Lombardi-Scarlato, nota nel jet set nazionale e internazionale, ha interessi anche nel settore alberghiero, in particolare per la gestione dell’Holiday Inn di Cava de Tirreni, ma Lombardi è noto nel mondo dell’alta finanza e nei salotti capresi e di Montecarlo, oltre ad avere interessi in società di trasformazione e stampa di carta e cartone.
Noti i suoi legami e le sue amicizie politiche, in particolare con quel Pasquale Sommese, ex assessore e consigliere regionale, arrestato per tangenti a marzo scorso nell’ambito dell’operazione ‘The Queen” sull’appaltopoli campana e ora agli arresti domiciliari, e con Luigi Greco, ex consigliere comunale a Castellammare di Stabia.
Rosaria Federico
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(nella foto a sinistra Vincenzo Sessa e a destra Giovanni Lombardi in barca a Capri con alcuni amici)
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