E’ stata fissata per martedì 4 aprile la discussione davanti al Tribunale del Riesame di Napoli per la scarcerazione dei due killer di Vincenzino Amendola. Per il baby boss Gaetano Formicola “’o chiatto” e il cugino Giovanni Tabasco “birillino” accusati di essere gli autori materiali insieme con il complice pentito Gaetano Nunziato “pampers”, di aver assassinato e poi aver sotterrato il corpo del 18enne, sarà il Tribuanle della Libertà a decidere tra tre giorni sulla base degli elementi raccolti fin qui dagli investigatori e sulle memorie difensive del loro avvocato. sono accusati di omicidio volontario, porto e detenzione di armi e occultamento di cadavere aggravata dal vincolo mafioso. I due sono in carcere da 10 giorni dopo oltre un mese di latitanza Furono arrestati in un casolare di campagna a Viterbo dalla squadra mobile di Napoli seguendo le due nonne. La tesi difensiva dei due cercherà di trovare le falle nel racconto del “pentito” e i punti oscuri della vicenda. Quando furono ascoltati dal gip in fase di udienza di convalida il 24 marzo scorso si avvalsero della facoltà di non rispondere.C’è stato un tentativo di depistaggio da parte del clan Formicola di San Giovanni a Teduccio per far ricadere su altre persone la colpa della scomparsa di “Vincenzino” Amendola.Ora la parola passa ai giudici del Riesame.
Renato Pagano
(nella foto i tre accusati di essere i killer di vincenzino amendola)