Napoli. La procura di Napoli si affiderà a un consulente medico-legale per decidere sulla eventuale esumazione del cadavere di Antonio, il bambino di 4 anni, precipitato dal balcone della sua casa al settimo piano del Parco Verde di Caivano nel 2013, un anno prima della piccola Fortuna e in circostanze analoghe. Gli inquirenti intendono chiarire se dall’esame medico-legale, in considerazione del tempo trascorso, sia possibile ancora risalire ad abusi sessuali subiti dal bambino, una ipotesi che è stata avanzata in seguito ai numerosi casi di pedofilia scoperti all’interno dello stesso palazzo, comprese le violenze ai danni di Fortuna, la bambina che secondo quanto emerso dalle indagini sarebbe stata violentata e uccisa da Raimondo Caputo, il convivente della madre di Antonio e di una sua amichetta. Nel caso di risposta negativa da parte del consulente, si eviterà di procedere all’esame. A sollecitare l’esumazione è stato l’avvocato Angelo Pisani, legale dei familiari di Fortuna. Il fascicolo sulla morte di Antonio, aperto per una iniziale ipotesi di omicidio colposo (secondo la quale sarebbe precipitato dalla finestra per una disattenzione della madre), è stato trasmesso da alcuni giorni alla sezione della procura di Napoli che si occupa di reati a sfondo sessuale, coordinata dal procuratore aggiunto Luigi Frunzio. L’indagine è stata affidata ai pm Raffaello Falcone e Urbano Mozzillo, il magistrato che ha seguito la prima parte dell’inchiesta. La decisione è stata adottata in seguito alle circostanze venute alla luce dalle indagini sulla morte di Fortuna, e in particolare sui numerosi casi di abusi nei confronti di minori, e sulla base delle dichiarazioni di una presunta testimone oculare: una parente della madre di Antonio, che ha dichiarato di trovarsi nella casa di Antonio quando il bambino precipitò dal balcone sostenendo che era stata la donna a lanciarlo dalla finestra.
Nel fascicolo delle indagini sull`omicidio di Fortuna Loffredo potrebbero entrare presto anche le relazioni annuali stilate dai medici dell`Asl per consentire a Fortuna e alla sua amichetta, oggi testimone principale nell’inchiesta sul presunto omicida e gli eventuali suoi complici, di essere seguite a scuola anche da un`insegnante di sostegno. La richiesta di indagare anche su questi documenti arriva dall`avvocato Angelo Pisani, legale della famiglia di Fortuna, che ha chiesto ai magistrati della Procura di Napoli Nord di compiere verifiche sulle relazioni dei medici e degli psicologi che visitarono Fortuna e la sua amica, ma anche sulle relazioni relative ad altri bambini del Parco Verde. Intanto questa mattina è stata depositata formale richiesta per riesumare il corpo di Antonio, il bambino di quattro anni volato giù un anno prima di Fortuna dallo stesso palazzo da cui precipitò la bambina. L`esame sul corpicino di Antonio potrebbe servire a raccogliere elementi non tanto sulle presunte violenze, tenuto conto del tempo che è ormai trascorso dalla sua morte, quanto sulle lesioni ossee dovute alla caduta per poterle eventualmente comparare con il caso di Fortuna. Di recente, infatti, l`inchiesta sulla morte di Antonio si è incrociata con quella sulla tragica fine di Fortuna ed è stata riaperta con l`ipotesi di omicidio volontario. Il bambino era figlio della donna accusata di aver taciuto e coperto il compagno che è in carcere come presunto responsabile degli abusi e della morte di Fortuna, ed era il fratello della bambina che è la testimone principale dell’inchiesta sugli orrori al Parco Verde.