Visura urbanistica fai da te per evitare la chiusura della sede del Patronato Enac: concluse le indagini per Antonio La Mura, già assessore e vicesindaco a Sant’Egidio del Monte Albino, consigliere comunale della lista Carpentieri Sindaco, e per il geometra Angelo Ferraioli. Il pm Lenza ha inviato ai due indagati l’avviso di conclusione delle indagini contestando ai due l’accusa di falso in atto pubblico e contraffazione di documenti. Il fascicolo scaturisce dall’indagine Mastrolindo su presunte truffe all’Inps. Nell’ambito delle indagini i carabinieri della Pg del tribunale insieme agli uomini dell’ispettorato del Lavoro di Salerno effettuarono una perquisizione all’interno dell’ufficio del patronato Enac gestito da Antonio La Mura. In quell’occasione, era il 5 maggio del 2014, gli inquirenti chiesero a La Mura anche la documentazione relativa all’idoneità della sede e la destinazione urbanistica. Poche ore e l’allora assessore e vicesindaco, chiamò il suo geometra per far preparare i documenti e così in pochissimo tempo i due decisero di preparare la visura urbanistica “pezzotta”. Cancellarono alcune diciture contraffacendo così la visura storica dell’immobile situato in via Michelangelo Buonarroti a Sant’Egidio . Poi prepararono una fotocopia, incorrendo in un grossolano errore, apponendo il logo dell’Agenzia delle Entrate sul documento anziché quello dell’ufficio del territorio. Altra pacchiana contraffazione fu la data di invio del documento all’ufficio preposto. L’ufficio altro non era che un deposito, la cui destinazione urbanistica era mutata solo due anni dopo l’apertura. I due, secondo l’accusa, avrebbero falsamente anticipato i tempi della richiesta di cambio della destinazione urbanistica, facendo risultare la mutazione a partire dal 2010. Durante la perquisizione domiciliare, fu trovato a casa di La Mura, il contratto di locazione dell’immobile, depositato all’Agenzia delle Entrate nel 2007. In quel contratto vi era la visura contraffatta. I carabinieri della Pg del Tribunale analizzando la documentazione intuirono che qualcosa non andava per il verso giusto e incrociando i dati ufficiali depositati presso l’ufficio del territorio hanno scoperto che la documentazione approntata dal La Mura, in combutta con il suo geometra di fiducia era falsa. Da qui l’accusa contestata ai due. Ieri a La Mura e Ferraioli è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini, preludio – qualora gli indagati lo volessero – di un interrogatorio difensivo, oppure di una richiesta di rinvio a giudizio da parte del pm della Procura di Nocera Inferiore, Roberto Lenza.(r.f.)
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