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Channel: Cronaca Giudiziaria
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Ravello, uccise la scafatese Patrizia Attruia: processo per Enza Dipino

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E’ stata rinviata a giudizio Vincenza Dipino, la 55enne di Ravello che per gli inquirenti ha ucciso a fine marzo dello scorso anno Patrizia Attruia, nascondendone il corpo in una cassapanca con la complicità del compagno Giuseppe Lima. E’ accusata  di omicidio volontario con l’aggravante della premeditazione. Ieri  il gup Sergio De Luca del Tribubale di Salerno ha accolto la richiesta di rinvioa  giudizio del pm Cristina Giusti fissando il processo per gli inizi di ottobre prossimo. La posizione dle suo presunto complice, imputato per favoreggiamento e occultamento di cadavere, è stata stralciata su richiesta del difensore Luigi Gargiulo, che ha preannunciato richiesta di rito alternativo (abbreviato o patteggiamento). In aula ci saranno anche il padre e la sorella della vittima, che ieri si sono costituiti parte civile tramite l’avvocato Carlo De Martino. La 47enne risiedeva a Scafati, prima di trasferirsi quattro anni fa a Ravello. la donna aveva intrecciato una relazione con Giuseppe Lima, e avevano vissuto  in un fabbricato rurale a servizio di un terreno agricolo prima di andare a casa di Vincenza Dipino, che si era offerta di ospitarli visto che entrambi erano senza lavoro. Proprio da questa convivenza sono sorti i dissidi che hanno portato al delitto. Un omicidio a sfondo passionale, alimentato dalla rivalità tra le due donne e forse da una relazione clandestina che Lima avrebbe intrecciato con la Dipino. Patrizia Attruia sarebbe stata uccisa al culmine di un ennesimo litigio. Nel corso delle indagini è emerso che potrebbe essere stata costretta ad assumere una massiccia dose di tranquillanti, poi è stata strangolata e il suo corpo è stato ritrovato il 27 marzo del 2015 in una cassapanca dell’appartamento diviso con i due imputati. Fu Lima a dare l’allarme, avvisando i carabinieri del ritrovamento del cadavere. Glielo avrebbe mostrato la stessa Dipino, che ha subito confessato. L’uomo continua invece a dichiararsi innocente, ma per gli inquirenti ha avuto un ruolo attivo nel tentativo di inquinare la scena del delitto, finché insieme non hanno deciso di cedere e chiamare i carabinieri. Dagli esami eseguiti dal medico legale è risultato che la morte di Patrizia Attruia era avvenuta quaranta ore prima, e i sopralluoghi degli investigatori hanno consentito di localizzare il luogo del delitto tra la cucina e la camera da letto.


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