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Channel: Cronaca Giudiziaria
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“Ci siamo tolti un peso dalla stomaco”, così Umberto Accurso commentò l”omicidio del suo amico fraterno Carlo Matuozzo

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umberto accurso arrestato

Giovane, spietato, determinato e vendicativo era anche questo Umberto Accurso uno degli orami ex superlatitanti italiani del crimine organizzato che oltre a scrivere canzoni  per il figlio chiedendo l’aiuto di Gesù per ritrovare “A’ libertà” ha compiuto omicidi efferati e dato ordine di compierne tanti altri. Nelle quattro ordinanze di custodia cautelare che l’hanno inseguito per questi anni vi sono degli spaccati inquietanti  di Umberto Accurso. Come quello dell’omicidio del suo amico Carlo Matuozzo con il quale era stato in vacanza alle Baleari insieme con le rispettive famiglie. Il 24 agosto del 2013 Accurso e Matuozzo tornarono a Napoli da Ibiza. Cinque giorni dopo furono uccisi lui e il fratello Amtonio.Era stato proprio Carlo Matuozzo, secondo il pentito Mario Pacciarelli, a organizzare le vacanze a Ibiza affittando una villetta a tre piani. Per un minimo di prudenza le due famiglie partirono da aeroporti diversi e a orari diversi, trascorrendo una quindicina di giorni presumibilmente in allegria. Ma secondo gli investigatori della sezione Omicidi della Mobile, che hanno chiarito gli omicidi di Carlo e Antonio Matuozzo con il coordinamento della procura antimafia, Umberto Accurso già a inizio mese aveva pianificato la trappola all’amico e socio nei traffici di droga. Il movente starebbe nel fatto che la vittima gestiva una piazza di droga senza il permesso del clan della “Vinella”.”I rapporti tra Umberto e Antonio Accurso e Carlo Matuozzo – ha raccontato Mario Pacciarelli – nei pochi giorni che separarono il loro rientro da Ibiza dalla morte di Carlo e Antonio Matuozzo, furono tesi. Anche perché io potei assistere a un ulteriore discorso tra Antonio Accurso, che era stato richiamato dai Licciardi per la permanenza della piazza di spaccio dei Matuozzo, e Umberto Accurso. Antonio disse a Umberto: “questo non ha capito niente. Deve chiudere la piazza e sta buscando più soldi di noi. Non ha un carcerato da mantenere mentre noi abbiamo tutti carcerati. Umberto Accurso si disse d’accordo, ma davanti a me non parlarono di altro”.Secondo l’accusa dell’omicidio di Carlo Matuozzo, il cui cadavere mai è stato trovato, i responsabili sarebbero Antonio Accurso, Umberto Accurso, Alfredo e Giovanni Leonardi (pentiti). “Ci siamo tolti un peso dallo stomaco” fu il commento al massacro che agli esecutori fruttò una promozione: uno stipendio settimanale di 700 euro e la gestione dello spaccio nella zona detta “Ciampa di cavallo” a Scampia. Matuozzo fu attirato in una trappola e ucciso barbaramente, la pistola si inceppò e fu finito a mani nude per poi infierire sul corpo con un coltello da cucina e infine bruciato in strada assieme a un cumulo di rifiuti. Era il 29 agosto 2013, e in quello stesso giorno fu ammazzato anche Antonio Matuozzo, il fratello, per evitare che potesse pentirsi e per vendetta fare ai magistrati i nomi dei killer.I due Accurso e i due Leonardi con Fabio Di Natale, Ciro Castiello e Cosimo Chirolli sono invece considerati i responsabili della morte violenta di Antonio Matuozzo, il cui corpo fu trovato senza vita in via Dolomiti.


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