I giudici della Corte di Appello di Napoli hanno ridotto a 16 ani la condanna nei confronti del 75enne di Villaricca, Giovanni Chianese che la sera del 12 giugno 2014, al Corso Italia uccise il suo vicino, Davide Elia Miccio, di 29 anni, colpevole a suo dire di infastidirlo tutte le sere con il volume della tv troppo alto. In primo grado l’anziano era stato condannato a 24 anni di carcere. Oggi il giudice Zeuli, presidente della IV Sezione della Corte di Appello di Napoli, ha accolto la richiesta presentata dall’avvocato di Chianese, Matteo Casertano, di revocare l’aggravante del “futile motivo”, riconoscendo invece l’attenuante della “provocazione” da parte della vittima, Elia Miccio. Per tale motivo, è arrivato lo sconto di pena per il 75enne. Un mese e mezzo fa la Corte d’Assise d’appello, su sollecitazione delle parti civili, difese dall’avvocato Gennaro Turco, dispose il sequestro conservativo dell’abitazione del 75enne Giovanni Chianese che era stata messa in vendita. Ciò sarebbe andato in contrasto con la richiesta di risarcimento danni delle parti civili accolta dal giudice. L’omicidio avvenne la sera del 12 giugno 2014, al Corso Italia a Villaricca, nei pressi dell’abitazione di Miccio. I due vicini aveva litigato qualche ora prima. Il giovane rientrava a casa a bordo di una Peugeot 207, quando l’allora 74enne Giovanni Chianese, esplose una serie di colpi che freddarono Miccio. Chianese dopo aver ucciso il 29enne, si rifugiò in un terreno attiguo alla villetta dove i due vivevano, ma fu subito scoperto e arrestato.
(nella foto da sinistra la vittima Davide Elia Miccio e a destra l’assassino Giovanni Chianese)